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Questo è il
(Grilli-Nieddu)
Manuale di Cromologia
Edizioni Mediterranee
Roma, 2009
Scoprirete il meraviglioso mondo della Radiestesia applicato ai colori e alla vibrazione colorata.
In tutte le librerie

raggi











Le 16 bande colorate emettono nella parte destra del quadrante corrispondente all'emisfero destro del cervello (che governa la parte sinistra e femminile del corpo). Le 7 bande del non-colore corrispondono all'emisfero sinistro che gestisce il lato destro e maschile del corpo

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Il colore è il serbatoio più potente subito dopo quello numerico. Con la vibrazione
colorata riusciamo a modificare la nostra percezione e a muovere le nostre personalità

PANTONE






La ricerca si è avvalsa di un minuzioso lavoro sugli oltre 1000 differenti toni di colore del Pantone

colori
















Comprendere le nostre personalità e le parti che ci compongono, semplicemente lavorando sui colori, questa è la scoperta della CROMOLOGIA

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CROMOLOGIA

Questa ricerca è nata nel 1996-1997, dall'assiduo lavoro di Mario e Domenica che utilizzando pantoni colorati e pendolino, sono riusciti a individuare le tonalità e a denominarle secondo la loro specifica emissione.

In quegli anni avevamo approfondito l'aspetto radiestesico del RAGGIO FONDAMENTALE così come era stato studiato in Francia dall'abate Mermet e ripreso poi in Italia dall'ing. Zampa.

Hector Mellin
aveva già rintracciato genericamente le direzioni dei colori nello scorso secolo, noi ci siamo applicati nel rintracciare le tonalità colorate e la direzione dello spazio.

E’ la scoperta che i colori hanno un orientamento rispetto al Nord Magnetico e agli altri punti cardinali; questa determinazione della posizione del colore ha permesso di creare un particolare Mandala che costituisce la griglia di riferimento del nostro pianeta Terra. Questa griglia è costituita da 16 tonalità colorate, più altri 7 campi vibratori che sono stati individuati e nominati.

Tutti i corpi, secondo una teoria radiestesica, emettono radiazioni in ogni direzione; ne esiste tuttavia una più forte e intercettabile delle altre che si chiama Raggio Fondamentale. Questa radiazione ha un orientamento in relazione al Nord Magnetico. Ora anche i colori hanno il loro luogo di emissione preponderante.

Che rapporto c’è tra individualità e Raggio Fondamentale ?

Il quadrante dei Raggi Fondamentali, secondo la ricerca degli autori, può essere considerato il paradigma di riferimento per le forme viventi di questo pianeta, che abbiano raggiunto una qualche individualità.

Se tutte le forme che hanno raggiunto l’individuazione hanno conquistato il proprio Raggio Fondamentale, significa che anche l’essere umano ha un proprio Raggio colorato che corrisponde alla sua direzione spaziale e alle peculiarità del suo Vero Essere. Il Raggio dell’Anima rappresenta il nostro codice genetico più segreto, è la nostra peculiarità vera che dobbiamo manifestare nel corso della nostra esistenza.

L’essere umano non ha solo un’anima, ma possiede, per manifestarsi, anche tante personalità, ciascuna con un proprio colore ed una propria distinta direzione. La somma di queste personalità sottende un arco di circonferenza che chiameremo Banda di Oscillazione.

Si tratta del Raggio di emissione che, sempre all’interno della Banda di Oscillazione, individua la personalità che ha la dominanza in quel particolare momento della vita della persona e che l’analisi evidenzia. Sarà proprio la variazione di questo Raggio a generare interesse nel percorso cronogenetico per comprendere quanto la persona si “è mossa” per andare verso la sua anima e per incontrare i suoi veri obiettivi.

L’anelito dell’esistenza è quello di integrare tutte le nostre personalità e di portare la dominanza sempre più vicina al raggio della nostra anima. Il percorso evolutivo della vita è proprio questo costante avvicinarsi alla nostra Vibrazione Madre.

Quello che viene esplicitato in questa teoria cromologica non è dell’ordine della conoscenza, ma dell’ordine della rappresentazione; è semplicemente un’intuizione che rende percepibile all’inconscio un possibile funzionamento. Non è interessante sapere se la visione è reale, ma solo se essa viene accettata dall’inconscio e se “spiega” una serie di comportamenti umani a livello di relazione e di vissuto. Gli autori hanno verificato queste ipotesi in 10 anni di lavoro e, siccome questo tipo di linguaggio funziona, lo propongono al lettore, pragmaticamente.

L’anima non può fare esperienza diretta nel corpo, per questo deve accontentarsi di elaborarla attraverso le molte personalità. Queste sono intese come grumi emozionali di una precedente vita, che non si sono integrati con la struttura dell’anima d’allora.

L’anima le sceglie in base all’esperienza che ha deciso di vivere ed imparare in quella determinata incarnazione. Ogni personalità rappresenta uno strumento, una modalità di filtrare la realtà per il peculiare modo escogitato nella sua precedente esistenza. Sono dunque utensili di lavoro con cui l’anima elabora l’esperienza su questo piano terreno e materiale.

Quando nasciamo siamo anime pure, il bimbo nei suoi primi tre mesi di vita è in totale sintonia con la sua vera anima e manifesta perfettamente il suo vero colore. A sette anni la persona apre lo scrigno delle altre personalità e le conosce per la prima volta. Può decidere di richiudere il pacchetto e rimandare l’integrazione ai fatidici 14 anni quando le personalità si manifesteranno in tutto il loro splendore.Dai 14 ai 21 anni è il momento più pesante della vita umana perché si tratta di comparare queste parti dentro di noi e di tentare un’integrazione. A 21 anni l’essere umano è pronto per scegliere cosa fare della propria vita.

Sono: 1) la personalità in formazione, cioè colei che è titolare di questa esistenza e che possiede il libero arbitrio. 2) La personalità dominante, che è colei che conserva lo scrigno con i fotogrammi delle vite precedenti. 3) La personalità materna e quella 4) paterna, che sono quelle che hanno sostenuto il bambino dal terzo mese e fino al 14° anno. Le personalità 5) vecchie e sagge, che individuano le parti più anziane del gruppo, con la loro più o meno presunta sapienza. Le personalità 6) incomplete o bambine, che sono morte premature nelle precedenti esistenze e che rappresentano le parti più testarde e capricciose. Infine le personalità di coloro 7) che “vanno a vedere”che rappresentano le parti migliori di chi vuole farsi prima una esperienza e poi formulare un giudizio.

Molto spesso non funziona proprio perché soffrono tutte di protagonismo. Quando la battaglia per la supremazia interna si fa pesante le personalità hanno un modo speciale per richiamare l’attenzione della personalità in formazione, fanno ammalare l’organo fisico loro corrispondente. Sì, ciascuna personalità ha la propria fonte di collegamento energetico ad uno degli organi vitali interni.

Con una visione del genere non sono ovviamente molto determinanti le condizioni di nascita o i traumi subiti nell’infanzia. Ciascun essere nasce completo e veniamo al mondo con il massimo delle possibilità, proprio perché l’anima ha aggregato le personalità adeguate per compiere al meglio il suo lavoro e raggiungere il più alto livello di perfezione.

Proprio così, prendendo coscienza di questa visione ci accorgeremo che tutte le responsabilità sono nostre, qualunque cosa succeda ! Questo carica le nostre spalle di un peso che può sembrare insopportabile, ma in verità ci assicura che abbiamo davvero il potere dell’azione e del libero arbitrio e soprattutto che possiamo contare sulle nostre forze interne.


 
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